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CHI ERA DON FRANCO?

La storia

Nasce il 27/09/1945 a Cernusco – Montevecchia (Como)

 Frequenta le scuole superiori nel Seminario di Venegono Inferiore

Ordinato diacono il 01/03/1969

Ordinato Presbitero il 28/06/1969

Vicario Parrocchiale a Rho — Parrocchia di S.Pietro dal 1969 al 1972

Vicario Parrocchiale a Seggiano dal 1972 al 1985

 Missionario Fidei Donum in Zambia (a Kafue Estate e Kafue Town) dal 1985 al 1999 e Decano della Missione Ambrosiana in Zambia

Parroco della Parrocchia S.Francesco a Limbiate dal 1999 al 2008

 Il primo maggio 2008 ci lascia improvvisamente.

 Nel 2009 viene costituita l’Associazione Don Franco Maggioni.

LE PAROLE DI CHI LO RICORDA

E’ sempre difficile parlare di Don Franco, non senza che qualcuno pensi che sia retorica. Quando ti ho conosciuto, nel 1979, eri seduto sui gradini della chiesa a Rho, insieme a noi, come uno di noi, era questo tuo modo di essere che forse attirava noi ragazzi. Cosa dire di te? Per quanto mi riguarda sei stato un amico, un fratello, un padre, ma di queste tre soprattutto un amico: che non aveva paura di spendersi per gli altri e anche a volte, di compromettersi per gli altri, nel più vero e profondo spirito cristiano. Terminata la tua missione a Rho sei venuto a Seggiano. A causa della mia travagliata situazione ti ho seguito e tu mi hai accolto come un fratello, così come accoglievi tutti i ragazzi arrivati a Seggiano da ogni parte d’Italia e non solo; a volte anche criticato dai “benpensanti”, ma questo a te poco importava. DON FRANCO MAGGIONI RICORDIAMOLO COSÌ 8 Molti tra di noi, parlo di quelli della mia generazione, sono rimasti segnati dalla tua presenza, dal tuo modo di vivere il Vangelo e il tuo essere NOI in mezzo a noi, e per questo non potrò mai ringraziarti a sufficienza per quello che hai fatto per i ragazzi e per me in modo particolare. Se dovessi scegliere un brano della Bibbia in cui riconoscerti sarebbe il 1° Corinti 13: “l’amore è paziente, benigno è l’amore, non è invidioso, non si vanta, non manca di rispetto, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, ma si compiace della verità”. Tre cose rimangono dunque, la SPERANZA, la FEDE e l’AMORE, ma la più grande di tutte e tre è l’AMORE”. Amore che tu hai dimostrato di saper dare anche nei quattordici anni passati in ZAMBIA.Questo secondo me era Franco e l’unica cosa che dal profondo posso dirgli è GRAZIE per essere stato con noi. Scusatemi se io non riesco a chiamarlo DON.

Rino

Un grazie al nostro DON FRANCO che ha saputo accogliere in maniera “potente” chiunque si presentasse a lui, un grazie per avermi saputo indirizzare e vivere esperienze come i ritiri vissuti in mezzo al niente senza acqua e luce (qualcuno si ricorderà MONCHIO), a cercare di coinvolgere i ragazzi a conoscere e vivere il Vangelo. Un grazie per le persone che ho incontrato durante quegli anni e perchè no... grazie per aver portato a Seggiano la persona che da 35 anni condivide la mia vita.

Emma

Don Franco e Don Gianni sono e lo saranno sempre la storia di Seggiano e di tutti quei giovani che insieme a loro hanno creato l’oratorio mitico che tutti ci invidiavano: le contro olimpiadi, la mitica palafitta, le gite in montagna a Pasturo, le partite di calcio e il gioco che piaceva a Don Gianni: la palla avvelenata… e dopo tutti giù al bar per il ghiacciolo; le serate al bar e tutto il resto. Purtroppo tutte le cose belle finiscono, ma restano nel cuore ed è bello raccontare al proprio figlio di come eravamo e come siamo. Grazie di cuore a tutti e un grazie a Don Gianni e Don franco per quello che hanno fatto per noi.

Giuseppe Vietri

Fra i tanti ricordi:tra una partita e l’altra, entrava nella stanza dietro al bancone del bar, quella con tutte le bottiglie di Don Gianni sui davanzali, a controllare come andava la battitura a macchina sul mitico ciclostile, perché tutti alla messa potessero avere il foglio su cui leggere le canzoni... e quello che non riuscivo a scrivere per problemi di spazio... lui deciso scriveva negli spazi vuoti a mano….e poi via di nuovo a giocare... In un’altra pausa calcio poi, si saliva a ciclostilare.

Maria Teresa Corrà

La piscina a Redecesio: 8.30 ritrovo all’oratorio, bicicletta con panini al sacco. Per noi più piccoli era davvero un’avventura! Mi ricordo che, un paio di volte, lasciai la mia bicicletta a qualcuno più grande ed io sulla canna della bici di Franco... e tutti in colonna. Al ritorno riuscivo giusto a mangiare qualcosa e poi a letto stanchissimo, per tanto si giocava. Potente!!! Io del don ricordo le centinaia di partite a calcio sul “patataio” dell’oratorio. Ci coinvolgeva tutti in partite quotidiane, e non passava mai la palla, il “veneziano”... E non ci stava a perdere la partita! (perché lui era bravo a giocare ed era tifoso juventino: ha, ha, ha). Franco è passato come un trattore trainante nella vita dei ragazzi, adolescenti e bambini di tre generazioni. Come poterlo dimenticare?

Luca Dognini

Io ho tantissimi ricordi ed è difficile metterli tutti in fila! Avevo forse 10 anni e Don Franco decise di organizzare un semplice musical sulla storia di Seggiano; non ricordo per quale occasione lo preparammo, ma Loretta, Cristiano Fiore ed io suonavamo la chitarra e poi c’era qualcuno che cantava e recitava. Don Franco faceva il regista, ma ogni volta toglieva e o aggiungeva un pezzo, poi cambiava idea… insomma….che divertimento stare tutti insieme. Il ricordo di mezzo è quello del suo saluto prima di partire per l’Africa…. eravamo tutti in lacrime: mi ricordo Simona Rotondi, inconsolabile… Che tristezza. L’ultimo ricordo è quello del giorno della sua partenza…. Improvvisa, mesta, umile, come lui era…e la viva commozione di tante persone incredule, ma presenti nel testimoniare il bene che aveva fatto… forse il Signore l’ha chiamato perché aveva bisogno di lui, lassù Ciao Don.

Elena Parmesani

Ragazzi, vi racconto una piccola storia di Don Franco quando avevamo vinto il torneo di calcio in oratorio e come sapete tutti lui li giocava sempre con noi i tornei… beh abbiamo deciso di andare la sera a mangiare a Caravaggio quindi anche il nostro mitico Franco…beh lui non voleva venire perché diceva che essendo un prete ci avrebbe condizionato….beh lo abbiamo caricato in macchina e siamo partiti; ebbene, quella è stata la serata più divertente che abbiamo fatto. Saranno poche le persone che lo dimenticheranno, anzi penso proprio nessuno… mitico…sei nei nostri cuori ciao Franco.

Giuseppe Mascherpa

Io di Don Franco ho molti ricordi belli. Per adesso ve ne dico uno. Io facevo parte di un gruppo teatrale insieme ad altre persone di Seggiano. Il gruppo si chiamava “La ricerca”, a dire il vero il gruppo non era solo teatrale, ma anche musicale. Abbiamo fatto uno spettacolo presso il cinema di Seggiano, ricordate il cinema di Seggiano? Il titolo dello spettacolo era:” I fiori, i fiori, a salza, a salza”, il tema era il lavoro nero. Don Franco era presente e alla fine venne da me e mi disse:” Siete stati bravissimi, andate avanti così!”. Ecco, questa era una sua caratteristica, cioè incoraggiare a fare e non guardare…beh, chiaramente prima della frase aveva detto:”potente!”.

Tonino Maselli

Ricordo con affetto una vacanza che feci con Don Franco a Secondigliano (NA) nel 1981 dopo il terremoto dell’Irpinia per dare una mano all’oratorio di quel paese. Nel treno mi disse:”Piero, non chiamarmi Don, se no qui non ci parla più nessuno!!”. Ciao Don. Un abbraccio

Gian Piero Coppola

Un ricordo un po’ più recente… Limbiate, cena col gruppo Ruanda… il Don apre la finestra, guarda nel cortile dell’oratorio…”dai, venite su”, ci guarda e dice:”ho invitato una famiglia dell’Equador qui a mangiare con noi!”... c’era sempre un posto per tutti!!!!!

Elisa Strada

Parlare di Don Franco, per me e come rivedere un film al contrario cioè cominciare da quello che sono adesso, una persona che crede. Che crede in quei valori che sono stati sempre presenti nella mia vita, e che Don DON FRANCO MAGGIONI RICORDIAMOLO COSÌ Franco sapeva trasmettere a me e altri giovanissimi in quegli anni a Seggiano. Rivedo Don Franco sempre attorniato da ragazzi, sempre propositivo in qualsiasi attività che si faceva all’interno dell’oratorio, dalla partita di calcio (dove se non vinceva le partite, duravano all’infinito) al teatro, la scuola popolare e soprattutto il continuo aggregare i cosiddetti ULTIMI e cioè tutti quei giovani che se non ci fosse stato lui sarebbero finiti, nella tragica vita fatta di droga e delinquenza,dramma di quel periodo generazionale. Io penso che come molti pur ammirando la sua scelta di missione in Africa, ho patito la sua partenza da Seggiano, il suo riferimento era molto importante per noi giovani di allora e ha creato uno smarrimento in tutti. Penso che per me Don Franco vivrà sempre dentro di ognuno di quei giovani, cresciuti nel suo essere Don Franco, e come usava dire sempre lui tutto questo è stato e sarà POTENTE VIVERLO

Carlo di Palma

Ho conosciuto Don Franco, uomo e prete “speciale”, nel periodo della mia adolescenza quando frequentavo l’oratorio di Seggiano. Da subito mi colpì il suo modo “genuino” di coinvolgere noi ragazzi. Memorabili i tornei di calcio che organizzava per riempire l’oratorio di giovani e impedire loro di prendere strade diverse… da quelle che, come diceva lui “sane”. Sposando Orietta, sua nipote, ebbi il piacere ed il privilegio della sua presenza nella nostra casa: erano momenti particolari. Quante conversazioni che spaziavano dal passato al presente, collegando ricordi a momenti più attuali. Poi cosa dire della “SANA E POTENTE” partitella a carte dove dominante era il silenzio e alta la concentrazione, perché nessuno dei partecipanti voleva perdere, tantomeno lo zio Don! Quanti bei ricordi… Concludo consapevole di avere conosciuto una “PERSONA DAVVERO SPECIALE”. CIAO INDIMENTICABILE DON FRANCO!

Franco Barbieri

Ringrazio Don Franco, perchè è stato un punto di riferimento molto importante per tutta la comunità di Seggiano. Per noi, che allora eravamo giovani adolescenti, è stato una guida Spirituale e di vita. Semplice ma coraggioso. Attento alle difficoltà quotidiane dei giovani e capace di infondere coraggio attraverso la parola del Signore. Sarai sempre nel mio cuore. Grazie Don Franco.

Mimma Nannarà

CONTENUTI AGGIUNTIVI

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